PER REALTÀ DI CARATURA MONDIALE NELLA COSTRUZIONE DI GRANDI NAVI, BROFIND® HA REALIZZATO UN IMPIANTO DI ABBATTIMENTO PER GLI EFFLUENTI DERIVANTI DA REPARTO VERNICIATURA. IL SETTORE NAVALE PREVEDE, ALL’INTERNO DEL CICLO PRODUTTIVO, CONSISTENTI OPERAZIONI DI TRATTAMENTO SUPERFICIALE DEI MATERIALI FERROSI CHE SONO SOTTOPOSTI A PRETRATTAMENTI E TRATTAMENTI ATTI A CONFERIRE LORO RESISTENZA IN CONDIZIONI AMBIENTALI AGGRESSIVE, QUALI QUELLE DELL’AMBIENTE MARINO.

Filtrazione Inquinanti Verniciatura Navale

L’IMPATTO AMBIENTALE DEI PROCESSI DI VERNICIATURA NAVALE

L’applicazione delle vernici sui materiali ferrosi avviene in locali chiusi, di grandi dimensioni, utilizzando dei prodotti a base solvente, che viene rilasciato nell’ambiente di lavoro ed estratto da appositi impianti di ventilazione sia durante la fase di applicazione che durante quella successiva di essicazione o appassimento; le emissioni in atmosfera contengono quindi Composti Organici Volatili (C.O.V.) e polveri generatesi dalla frazione di vernice (overspray) che non è riuscita a depositarsi sulla parte da verniciare e che possono essere emessi nell’ambiente circostanze generando molestie olfattive ed inquinamento ambientale.

LE CARATTERISTICHE DELLE EMISSIONI

Le emissioni atmosferiche derivanti dai processi di verniciatura navale possiedono le seguenti caratteristiche:

VARIABILE CARATTERISTICHE
Temperatura Ambiente
Presenza di composti organici volatili (C.O.V.) Idrocarburi aromatici ed alcoli
Portate di aria emessa Molto elevate, derivanti dalla necessità di ventilazioni di locali di dimensioni molto grandi
Presenza di polveri organiche Conseguenza dell’overspray prodotto durante il processo di applicazione delle vernici
Umidità Ambiente
Ciclo di funzionamento Su più turni giornalieri, alternando fasi di applicazione e di appassimento 
Variabilità Elevata, in funzione della contemporaneità di fasi di applicazione e di appassimento su più locali di verniciatura

OBIETTIVI DI DEPURAZIONE

L’obiettivo di depurazione è principalmente quello di ridurre al massimo l’emissione in atmosfera di inquinanti dannosi per l’ambiente (C.O.V.), nel rispetto dei limiti normativi previsti per i singoli inquinanti presenti, riducendo al massimo la formazione di inquinanti secondari e con costi di investimento e di gestione accettabili per il processo produttivo.

LA SOLUZIONE ATTRAVERSO IL PROCESSO DI ROTOCONCENTRAZIONE E DI OSSIDAZIONE TERMICA RIGENERATIVA

Per risolvere la problematica ambientale, caratterizzata da emissioni con caratteristiche di portata d’aria emessa molto elevata e concentrazioni di inquinanti ridotte, ma tuttavia in quantità superiore a quanto imposto dai limiti normativi, è stato necessario abbinare l’applicazione di due tecnologie.

La prima consiste nella rotoconcentrazione, che consente di trasferire l’inquinante presente in una elevata portata di aria, in una seconda portata di aria di entità molto più ridotta; in questo modo si riesce a depurare l’emissione principale, generando una seconda emissione che avrà concentrazioni di inquinante più elevate.
Il trasferimento dell’inquinante dall’emissione iniziale a quella concentrata avviene utilizzando un materiale adsorbente, che è in grado di trattenere l’inquinante e rilasciarlo se opportunamente riscaldato.

L’emissione concentrata sarà destinata ad una ulteriore fase di trattamento che, attraverso una seconda tecnologia, consentirà la depurazione finale dell’emissione: in quest’ultimo caso, la tecnologia di ossidazione termica rigenerativa si è dimostrata particolarmente efficace.

L’ossidazione termica rigenerativa è un processo che consente, in presenza di elevata temperatura e dell’ossigeno normalmente contenuto nelle emissioni, la trasformazione degli inquinanti organici in sottoprodotti a ridotto impatto ambientale: acqua e anidride carbonica.
Poiché per far avvenire la reazione di conversione è necessario innalzare la temperatura dell’emissione fino a 800-900°C, è previsto un recupero energetico particolarmente efficiente che, grazie all’utilizzo di specifici corpi di riempimento ceramici, riesce a contenere al massimo i costi di esercizio legati all’utilizzo di combustibile ausiliario che alimenta un apposito bruciatore.

GLI ACCORGIMENTI INDIVIDUATI PER L’APPLICAZIONE NELL’INDUSTRIA DELLA VERNICIATURA NAVALE

La rotoconcentrazione è un processo frequentemente utilizzato per il trattamento delle emissioni atmosferiche contenenti C.O.V. rilasciate nei processi di verniciatura industriale, caratterizzati dalla necessita’ di trattamento di elevate portate di aria e ridotti quantitativi di inquinanti; non è un trattamento finale, per cui deve essere abbinato ad un’altra tecnologia: in questo caso, è stato abbinato all’ossidazione termica rigenerativa, che completa la depurazione dell’emissione concentrata.

L’applicazione nell’industria navale ha dovuto prevedere l’individuazione e l’applicazione di specifici accorgimenti volti a consentire i seguenti obiettivi:

  • L’ottenimento delle più elevate prestazioni di depurazione, attraverso uno specifico dimensionamento dei parametri di processo.
  • L’ottimizzazione dei consumi energetici, grazie alla combinazione di più tecnologie, volte a consentire il trattamento di elevate portate d’aria con ridotti quantitativi di inquinante.
  • La capacità di resistere ad eventuali fenomeni di sporcamento e di intasamento causati dalla presenza nell’emissione di polveri organiche derivanti dall’overspray prodottosi nel processo di verniciatura.
  • La durata nel tempo dell’impianto, attraverso l’utilizzo di materiali e componenti resistenti in presenza di ambienti marini.

I RISULTATI OTTENUTI

I risultati ottenuti grazie all’abbinamento di queste tecnologie consentono di confermare la bontà della soluzione che ha permesso di conseguire i seguenti risultati:

  • La scomparsa delle molestie olfattive e degli effetti conseguenti sull’ambiente circostante
  • L’ottenimento di valori di concentrazione di inquinanti in emissione in atmosfera notevolmente inferiori ai limiti normativi previsti
  • La riduzione della formazione di inquinanti secondari
  • Il contenimento dei costi di gestione
  • Nessuna interferenza con i processi produttivi a monte dell’impianto di depurazione