SETTORE
Il settore dell’industria ceramica prevede un metodo di stampa digitale per applicare colori, immagini o disegni sulle superfici di piastrelle o lastre di grandi dimensioni, consentendo di ottenere elevata qualità e resistenza su superfici lavabili e sottoposte a elevate sollecitazioni chimiche e meccaniche.
L’applicazione dei colori avviene utilizzando un veicolo organico che, durante i successivi processi di cottura dei materiali, si trasforma in sostanze caratterizzate da soglia di rilevabilità olfattiva molto bassa, le quali vengono successivamente rilasciate in ambiente attraverso le emissioni atmosferiche dei forni, causando spesso molestie odorigene nell’ambiente circostante.
Le emissioni atmosferiche derivanti dai processi di stampa digitale dei materiali ceramici possiedono le seguenti caratteristiche:
VARIABILE | CARATTERISTICHE |
---|---|
Temperature | Mediamente elevate, nell’intervallo tra 140 e 200°C |
Presenza di composti organici volatili (C.O.V.) | Aldeidi, caratterizzate da una elevata carica odorigena |
Presenza di composti inorganici | Acido cloridrico e fluoridrico, anidride solforosa, ammoniaca e monossido di carbonio |
Presenza di polveri inorganiche | Derivanti dai processi di neutralizzazione a secco degli acidi inorganici precedentemente descritti |
Umidità | Elevata |
Metalli | Presenti |
Ciclo di funzionamento | In orario diurno e notturno, per tutta la durata di funzionamento dei forni di cottura dei materiali |
Gli obiettivi di depurazione sono principalmente quello di ridurre al massimo l’impatto odorigeno delle emissioni in atmosfera, nel rispetto dei limiti normativi previsti per i singoli inquinanti presenti, senza causare la formazione di inquinanti secondari e con costi di investimento e di gestione accettabili per il processo produttivo.
Per risolvere la problematica ambientale, che in alcuni casi particolarmente critici è arrivata a generare la preoccupazione delle popolazioni in prossimità degli stabilimenti produttivi, sono state valutate differenti possibili soluzioni, sia a monte dei processi produttivi (intervenendo quindi sulla formulazione degli inchiostri utilizzati nei processi di stampa), sia a valle, inserendo un impianto di depurazione dell’aria.
In quest’ultimo caso, la tecnologia di ossidazione termica rigenerativa si è dimostrata particolarmente efficace.
L’ossidazione termica rigenerativa è un processo chimico che consente, in presenza di elevata temperatura e dell’ossigeno normalmente contenuto nelle emissioni, la trasformazione degli inquinanti organici in sottoprodotti a ridotto impatto ambientale: acqua e anidride carbonica.
Poiché per far avvenire la reazione di conversione è necessario innalzare la temperatura dell’emissione fino a 800-900°C, è previsto un recupero energetico particolarmente efficiente che, grazie all’utilizzo di specifici corpi di riempimento ceramici, riesce a contenere al massimo i costi di esercizio legati all’utilizzo di combustibile ausiliario che alimenta un apposito bruciatore.
L’ossidazione termica rigenerativa è un processo frequentemente utilizzato per il trattamento delle emissioni atmosferiche contenenti C.O.V. rilasciate in svariati processi produttivi industriali.
L’applicazione nell’industria ceramica ha dovuto prevedere la individuazione e l’applicazione di specifici accorgimenti volti a consentire i seguenti obiettivi: