Unità progettate per la separazione di più solventi in singoli componenti (o gruppi), disegnate al fine di ottimizzare le performance ed i costi in funzione delle esigenze del cliente e della reale situazione tecnica.
La lunga esperienza di Brofind ha portato all’installazione di queste unità nei più svariati settori industriali (stampa, imballaggi flessibili, nastri adesivi, chimica, etc.), con potenzialità di trattamento variabili da poche centinaia ad alcune migliaia di kg/h.
Tutti gli impianti da noi forniti presentano le seguenti caratteristiche e vantaggi:
Trattandosi di unità di rifinitura del prodotto, queste vengono ogni volta progettate ad hoc per ottimizzarne le performance ed i costi in funzione delle esigenze del cliente.
In particolare, sono possibili più configurazioni:
La distillazione su colonna singola operante in batch (discontinuo) consente di minimizzare il costo di investimento iniziale, pur mantenendo una notevole flessibilità di gestione a seconda dello stream da trattare. Essa rappresenta una soluzione adottata di frequente specialmente nel caso di basse portate di solvente in ingresso. La distillazione su più colonne invece permette un funzionamento in continuo adatto a produzioni con elevate portate di solvente. A parità di purezza dei solventi recuperati (selezionabile in funzione della richiesta del cliente), la configurazione a più colonne operanti in serie consente alcuni vantaggi:
Questa configurazione è generalmente preferibile in caso di portate di solvente più significative
Il solvente recuperato in impianti rigenerati con gas inerte (azoto) – ad esempio nel settore della stampa imballaggi flessibili – si presenta spesso in miscela (acetato, alcol) con tracce di acqua e altre impurezze. In caso di alta portata di solvente, spesso si opta per la distillazione in continuo con 2 o 3 colonne:
– La prima colonna consente di rimuovere dal fondo le impurezze (acqua, altobollenti, acido acetico), unitamente ad un quantitativo ridotto di solvente; la frazione di testa viene trasferita alla seconda colonna.
– La seconda colonna consente di recuperare dal fondo acetato puro, mentre in testa l’azeotropo acetato + alcol.
– La terza colonna, ove presente, consente di rimuovere parte dell’acetato (da riciclare a monte), per aumentare la purezza dell’alcol recuperato.
Alcuni scambiatori di recupero termico consentono di aumentare l’efficienza energetica complessiva, preriscaldando l’alimentazione con i prodotti caldi in uscita. È inoltre possibile utilizzare un unico scambiatore come condensatore della prima colonna e ribollitore della seconda, incrementando ulteriormente il recupero energetico e semplificando il layout d’impianto. In caso di basse portate di solvente in ingresso, invece, la soluzione con una singola colonna batch fa le veci delle prime due colonne, minimizzando il costo di investimento.
Nel caso di solventi provenienti da impianti di recupero rigenerati con vapore, il decanter ivi presente consente di separare la fase acquosa da quella organica. Una colonna di distillazione può essere necessaria per trattare la fase organica, qualora vengano alimentati contemporaneamente più solventi non miscibili in acqua – ad esempio toluene ed esano – nel processo di produzione dei nastri adesivi. Una singola colonna consente la separazione dei due solventi, con ottime performance e consumi contenuti. Un caso più complesso è rappresentato da solventi miscibili in acqua trattati in impianti a vapore. Più colonne in serie risultano necessarie per ottenere un’efficace separazione degli organici dall’acqua ed aumentarne la purezza.
Una valida integrazione alle due soluzioni qui sopra descritte è il nostro sistema di distribuzione automatizzata del solvente: impianti personalizzati usati nel settore della stampa industriale per garantire la distribuzione automatizzata del solvente alle macchine da stampa con idonee condizioni di pressione e temperatura.
La sezione di stoccaggio è costituita da uno o più serbatoi separati, ognuno fornito di un proprio circuito per il prelievo del solvente, per attribuire al sistema soluzioni di back-up al fine di garantire l’alimentazione alle macchine anche in caso di anomalia delle utenze in campo.
Il processo è gestito da un sistema di controllo composto dall’unità di controllo programmabile (PLC) e da uno strumento di monitoraggio dati (SCADA), costituito da un pannello touch-screen posto sul quadro elettrico. Questo tipo di struttura permette di avere informazioni continue sullo stato dell’impianto (anomalia delle utenze in campo, segnalazioni di eventuali perdite), e fornisce le opportune indicazioni sui livelli del solvente agevolando le procedure di approvvigionamento dello stesso. Il circuito di prelievo del solvente dai serbatoi è costituito da una pompa pneumatica che garantisce l’invio dello stesso alla macchina da stampa.
Caratteristiche e vantaggi offerti:
L’impianto può essere inoltre fornito di:
Consultate la pagina dedicata ai servizi Brofind per comprendere meglio come siamo soliti supportare i nostri clienti per l’intero ciclo di vita del prodotto.